Marianna Labozzetta, project manager nella sede di Reggio Calabria ci parla della sue esperienza in Accueil e dei segreti per avere successo.
Come ha avuto inizio la tua esperienza in Accueil?
Prima di intraprendere questa esperienza, non avrei mai pensato alla vendita come ad una possibilità di lavoro, questa mia posizione nasceva dalla mancanza di informazione su tale attività, un’opinione gravata da stereotipi, che poi, alla prova dei fatti, si sono rivelati infondati.
Avevo alle spalle una laurea in Giurisprudenza, in quel momento svolgevo il tirocinio presso uno studio legale ed ero in attesa dell’esito dell’esame di abilitazione alla professione forense. Quello era un settore che credevo di amare, un ambito in cui avevo già sviluppato delle conoscenze anche se sentivo che mi mancava qualcosa: di sicuro mi mancava la giusta realizzazione economica.
Per ottenerla, mi sono resa conto che dovevo investire di più su me stessa, dovevo mettermi in gioco!
Ho quindi tentato un’esperienza in questa azienda nel 2006, per me era un’incognita, ma allo stesso tempo un’opportunità che poteva rappresentare una svolta economica.
Ho iniziato come consulente telefonico, dopo un anno sono diventata Team Leader e mi sono resa conto che quello che sembrava lontano dalle mie caratteristiche in realtà riuscivo a farlo in maniera brillante, mi piaceva parlare al telefono e mi piaceva anche il percorso che stavo intraprendendo in azienda.
Nel 2008 mi sono occupata della start up della sede di Messina, la prima fuori dalla Calabria, esperienza che mi ha arricchito tantissimo, anche in termini di conoscenza delle varie funzioni aziendali, e che successivamente, mi ha fornito lo slancio e le competenze per fare carriera e diventare Project Manager.
Nella nostra azienda ciò che vige è la meritocrazia. In Accueil i risultati sono commisurati all’impegno che vi si dedica ma anche il coinvolgimento e il senso di appartenenza sono fattori determinanti del successo professionale.
Di cosa ti occupi adesso?
Adesso mi occupo di due progetti.
Sono Project Manager di Groupon, un’attività particolarmente complessa e articolata che poco si addice all’outsourcing. Ma il credito e l’affidabilità della nostra azienda hanno fatto in modo che nel 2014 nascesse questa partnership.
Altro progetto di cui mi sto occupando è il Customer Service di Trussardi, la famosa casa di moda italiana. Ci occupiamo del servizio clienti e diamo supporto a tutti coloro che intendono effettuare o hanno già effettuato un acquisto sull’e-shop di Trussardi.com.
Ne vado molto fiera perché questa attività è rivolta non solo alla clientela italiana, ma anche agli utenti internazionali e per fare questo ci avvaliamo di collaboratori che parlano correntemente l’inglese, il tedesco e lo spagnolo. Ci tengo a sottolinearlo per far capire che la qualità dei servizi offerti da Accueil è così alta proprio grazie alle competenze e al background accademico di tutti i ragazzi che hanno deciso di lavorare in quest’azienda.
A proposito di meritocrazia: i più meritevoli vengono premiati che tu sia uomo o donna, è così?
Assolutamente sì! In Accueil non esistono le “quote rosa” perché l’importante è possedere le giuste caratteristiche che ti permettano di ottenere risultati importanti; che tu sia uomo o donna, giovane o più in là con gli anni, in Accueil la strada è assolutamente aperta a tutti coloro che hanno la giusta motivazione, professionalità e buone capacità relazionali. Anche io, tra le altre, ne sono un esempio, gli obiettivi raggiunti sono solo frutto di determinazione e capacità.
Che tipo di rapporto hai instaurato con i tuoi collaboratori?
C’è una frase in cui mi rispecchio: “Il successo non è solo ciò che realizzi nella tua vita ma anche ciò che ispiri nella vita degli altri”.
Sono convinta che quando riesci ad essere coinvolgente, quanto ti spendi, quando la tua passione viene percepita in ambito lavorativo si crei un team, un tutt’uno che consentirà di raggiungere i risultati desiderati; io stessa l’ho constatato, perché posso vantare dei collaboratori con i quali abbiamo costruito un solido e validissimo gruppo di lavoro.
Un episodio che ricordi con affetto legato al progetto Groupon?
Un episodio che ricordo piacevolmente è legato al team building aziendale, organizzato presso la nostra sede di Reggio Calabria, in occasione dell’ultima visita dei formatori di Groupon.
Il training, basato sulla sperimentazione attiva, ha unito e motivato i nostri consulenti, protagonisti di esperimenti attivi diretti a favorire la comunicazione e l’affiatamento tra i membri del team e a migliorare la performance complessiva del gruppo.
Sono stati loro assegnati progetti, compiti concreti, piccoli gruppi di discussione e concluso il percorso formativo con una Role Play Competition a squadre, su quanto presentato nel corso del training.
Si è rivelata un’esperienza illuminante per tutti i consulenti che l’hanno condivisa.
Cosa consigli a chi ambisce a diventare Project Manager?
Chiaramente non è semplice la nostra professione: è necessario essere preparati, non è un’attività che si può improvvisare, non è fatta solamente di empatia, è necessario che ci si documenti su tutto ciò che si vende, essere ben informati sul brand per il quale si lavora fa la differenza.
È fondamentale, inoltre, mantenere un atteggiamento mentale positivo e aperto alle nuove opportunità perché se si nutrono preconcetti o riserve il potenziale si esprime solo al 50%.
Steve Jobs ha detto che la differenza tra chi ha successo e chi non lo avrà mai risiede nella pura perseveranza. Essere appassionati, motivati, tenaci e soprattutto credere in se stessi e negli obiettivi prefissati alla fine paga!