Abbiamo chiesto a Paola Milea, responsabile risorse umane Accueil nella sede di Reggio Calabria, di raccontarci qualcosa di più sul recruiting aziendale. Ecco i suoi consigli.
Qual è il suo ruolo in azienda?
Gestisco la programmazione del fabbisogno di personale di cui necessita l’azienda e supervisiono tutti i processi relativi alla gestione del personale, dalla pianificazione ed acquisizione del personale (ricerca, selezione e inserimento, supervisionando l’attività di recruitment del team di Risorse Umane e fornendo loro istruzioni ed indicazioni sui profili ricercati), alla gestione del personale (aspetti amministrativi del rapporto di lavoro tra cui assunzione e cessazione del personale in azienda), operando coerentemente con gli obiettivi strategici dell’azienda.
Il nostro organico è composto da circa 1200 dipendenti distribuiti tra le varie sedi sia sul territorio italiano che in Albania. Seguiamo tutto il processo relativo all’acquisizione del personale, dall’inserimento degli annunci, alla raccolta e screening dei curricula, al colloquio fino all’ inserimento in azienda dei candidati.
Il candidato invia la candidatura, viene intervistato telefonicamente e se ritenuto idoneo, sostiene il colloquio. Il candidato che possiede per noi tutti i requisiti necessari per iniziare l’attività, viene inserito in un processo formativo, una settimana nella quale apprende tutti gli elementi di base per svolgere al meglio il proprio lavoro.
Quali sono le caratteristiche che deve avere un giovane che vuole accedere a questo lavoro?
La prima cosa è la motivazione, è importante che il nuovo collaboratore ci scelga, che sia fortemente motivato a mettersi in gioco. Si deve essere consapevoli che tutto si basa sul rapporto telefonico, diverso dalla gestione faccia a faccia. Il bello di questo lavoro è che è una sfida, bisogna confrontarsi con clienti diversi l’uno dall’altro. Bisogna trasferire al cliente la fiducia nel prodotto che si vende. Il cliente avverte la convinzione che ha l’operatore, il suo entusiasmo, e questa è la cosa più importante. Non credo che si possa avere successo nel proporre un servizio o nel vendere un prodotto solo perché bisogna farlo, bisogna essere convinti, perché il cliente avverte la sicurezza dell’operatore. Per entrare in sintonia con il cliente occorre esprimere fiducia.
La maggior parte degli operatori è all’inizio scettica, pensa che sia difficile vendere telefonicamente. In effetti la bravura sta nella capacità di gestire l’attenzione del cliente, nel fargli nascere l’esigenza, nel far capire che c’è un prodotto che potrebbe migliorare la sua condizione, anche dal punto di vista economico.
E lei, come ha iniziato?
Io ho iniziato esattamente come tutti gli altri, come operatrice telefonica. Lavoro da 13 anni, da quando la società è stata aperta, ero nel primo gruppo che costituì l’azienda; avevo appena conseguito il Master, ero alla prima esperienza lavorativa, e anche io ero scettica come la gran parte di chi si accosta a questo mondo, pensavo che la vendita non facesse per me. Mi sono scoperta invece una grande venditrice, mi piaceva molto vendere: ogni telefonata era un modo di rapportarsi in modo diverso e ho scoperto di essere brava in questo, di sapermi adattare, di saper accettare la sfida. Dopo qualche mese da operatrice sono diventata team leader, gestendo un gruppo di consulenti, per poi dedicarmi alle risorse umane.
E quando non cercate consulenti telefonici, ma altre figure professionali, come fate? Vi rivolgete al mercato?
Nel momento in cui si crea la necessità di ricercare del personale con una mansione diversa dall’operatore telefonico, noi preferiamo sempre ricercare al nostro interno piuttosto che guardare all’esterno, perché crediamo che nessuno meglio di chi conosce la nostra realtà può rappresentarla nelle varie funzioni.
C’è un episodio particolare che ricorda nella sua storia di “ricercatrice di persone”?
Ricordo che ci fu una candidata che non appena gli fu comunicato l’esito positivo del colloquio, non si accorse di aver lasciato il telefono aperto, e urlò con grande entusiasmo: “Mi hanno presa! Mi hanno presa!”. È una cosa che ricordo con piacere, sapere di offrire opportunità di lavoro e scoprire di essere utili, di essere ricercati, è una bella cosa.
Quali sono i motivi del successo di Accueil?
Accueil dà la possibilità di una crescita professionale e personale in un contesto di confronto e collaborazione. Il fatto di circondarsi di persone che ci ispirano continuamente a dare il meglio di noi stessi, con cui potersi confrontare per trovare idee nuove è un’esperienza straordinaria non solo per la crescita professionale, ma anche per quella personale. Si lavora tutti per il conseguimento di uno stesso obiettivo. Mi viene in mente una frase di Henry Ford che dice “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo“. Il successo di Accueil è il lavoro di squadra.