Massimiliano Romeo, project manager presso Accueil nella sede di Reggio Calabria, ci svela il suo karma: intraprendenza, impegno, costanza e determinazione.
Che ricordo hai del giorno in cui hai inviato il curriculum in azienda?
Ricordo che non era un bel momento. Avevo appena interrotto il rapporto di lavoro con una grossa società dove mi occupavo di vendita diretta nel settore arredamento. Il lavoro ha sempre rappresentato una costante nella mia vita, dunque non ho perso tempo e ho subito deciso di inviare candidature via web a tutte le posizioni di lavoro compatibili con le mie attitudini. Tra queste c’era anche Accueil.
Non avevo capito che si trattava di un Call Center, realtà verso cui non nascondo nutrissi diversi pregiudizi. Ritenevo infatti quantomeno inusuale dover gestire una vendita per telefono, senza un minimo di contatto gestuale col cliente. Così una volta esser stato convocato al colloquio ero prossimo al rifiuto. Per fortuna ho cambiato idea!
L’idea di iniziare un percorso lavorativo del tutto nuovo può far vivere un mix di sentimenti contrastanti, come curiosità e timore allo stesso tempo. È stato così anche per te?
Avendo ottenuto grandi soddisfazioni dalle mie precedenti occupazioni lavorative, ognuna delle quali presupponeva una forte predisposizione alla vendita, ho pensato che dopotutto il teleselling outbound potesse rappresentare quantomeno una nuova esperienza da provare.
Non ho mai lavorato solo per il denaro ma anche per una crescita del mio bagaglio culturale, convinto che la ricchezza che ricevi imparando una cosa nuova abbia un valore inestimabile. Proprio come recita quell’antico detto “Impara l’arte e mettila da parte”.
Crescere professionalmente può dipendere da un’attitudine innata verso il lavoro o da una continua esperienza sul campo. Ti riconosci in una di queste affermazioni? O in entrambe?
Credo che l’una viva in simbiosi con l’altra. Per affermarsi in una professione è necessario avere una visione bilaterale. Se non hai dentro spirito di sacrificio e determinazione non riuscirai ad accrescere giorno dopo giorno quanto imparato.
Ho sempre vissuto il lavoro come qualcosa che possa portare valore agli altri oltre che a me stesso. Credo fermamente che se dai, ricevi sempre il doppio.
Il primo step di crescita è diventare coach. Da quando lo si diventa non si smette mai di esserlo. Quanto è importante il coaching?
Fare coaching è davvero delicato perché hai come obiettivo migliorare le competenze del singolo portandolo a sfruttare tutto il proprio potenziale. Contemporaneamente devi fungere da collante con tutta la squadra, motivandola e amalgamandola al fine di creare un’unica forza lavoro.
Sappiamo che il team building per te è un’attività da coltivare con determinazione e costanza. Quanto pensi possa essere utile?
Ho appreso l’esistenza e l’importanza del team building durante diversi corsi di formazione tenuti da coach professionisti esperti nella PNL e nella motivazione. Ho quindi continuato ad arricchire le mie conoscenze studiando i video di Julio Velasco e leggendo diversi testi dedicati.
Ritengo che queste attività siano di estrema importanza perché dirette a favorire la comunicazione e a stabilire un clima di fiducia e di collaborazione tra i componenti di un gruppo, in particolare tra i dipendenti di un’azienda, per accrescere il senso di squadra.
C’è una notevole differenza tra l’essere un gruppo ed essere una squadra: quest’ultima è un insieme di persone con competenze diverse che condividono lo stesso obiettivo. Obiettivi che quotidianamente vengono perseguiti da tutti noi in azienda. Si vince insieme! Se qualcuno ha difficoltà, tutti hanno difficoltà.
Come affronti l’aver sempre maggiori responsabilità?
Passo dopo passo, ogni giorno, verso nuove sfide, facendo tesoro del passato per progettare il futuro su basi solide. La fortuna aiuta di certo ma le grandi imprese si basano su altri presupposti.
Senti di aver ottenuto quanto ti aspettavi?
Dai miei inizi come operatore fino al ruolo che rivesto oggi posso dire di aver svolto moltissimi compiti e vissuto esperienze davvero gratificanti. In particolare dal 2011 monitoro le attività di produzione, presidiando le sale operative impegnate nella vendita di energia e gas e supporto ben undici team leader.
Per non parlare delle attività di formazione, che coordino sempre con soddisfazione, specie dopo aver frequentato – a cavallo tra il 2011 e il 2013 – dei corsi mirati alla psicologia di vendita e sulla leadership curati da professionisti e docenti del settore.
Anche il capitolo “premiazioni” della mia vita professionale in azienda si è arricchito nel corso degli anni. Nel 2011 a Budapest abbiamo ricevuto un riconoscimento come miglior performance qualitativa del canale teleselling sul progetto Edison Energia. Così come a San Donato Milanese nel 2014 sul progetto Eni Gas e Luce in quanto a qualità, poi a Ibiza, nel 2015, come best performer e anche presso il Donnafugata Gold Resort di Ragusa nel 2016, dove abbiamo raggiunto i primi posti in qualità e fidelizzazione dei clienti. Sempre partecipi e in prima linea anche alle convention tenute negli ultimi anni a Madrid e a Lisbona.
Sono cresciuto grazie alla fiducia reciproca con Accueil. Vivendo quotidianamente in un’azienda che denota serietà fin dalla sua nascita, ero dell’idea che intraprendenza e impegno insieme a costanza e determinazione aiutassero a raggiungere gli obiettivi che mi prefiggevo. Questo è da sempre il mio karma.
Programmi per il prossimo futuro?
Ho una visione positiva e costruttiva del mio futuro. I presupposti sono quelli di continuare a sperimentare e condividere con i colleghi le esperienze maturate in questi primi tredici anni d’azienda e continuare ad apprendere giorno dopo giorno tecniche sempre più avanzate di management.