Daniela Bianco, ex dipendente presso Accueil nella sede di Reggio Calabria, ci racconta di come ha visto nascere l’azienda e di quanto sia stata preziosa tale esperienza per il prosieguo della sua carriera.
Dimmi di te, dei tuoi studi, delle tue esperienze lavorative e di come tu sia arrivata in Accueil.
Sono siciliana, vivo a Reggio Calabria da 15 anni e sono felicemente sposata e con un figlio.
A soli 23 anni mi sono trasferita a Reggio Calabria per amore, con una laurea in giurisprudenza che desideravo far fruttare. Un amico mi prospettò questa opportunità. Ed essendo io una persona loquace per indole e per formazione, ho deciso di coglierla.
Era il 2004 e l’azienda era agli esordi. Facevo parte della primissima tornata di formazione assieme a quelli che oggi sono colonne portanti in azienda: il Project Manager Carmelo Versace e la responsabile di Risorse Umane Paola Milea tra gli altri.
Ho visto proprio la nascita di Accueil. Era un’esperienza nuova per tutti e si respirava un’aria di freschezza e condivisione che ci ha fatto legare sin da subito.
Stavate battendo una strada nuova. Com’è stato, per così dire, essere pionieri?
È stato molto bello e stimolante. Abbiamo sì avuto un’adeguata formazione che ci ha messi nelle migliori condizioni per partire ma, da lì in avanti, ognuno ha fatto la sua parte. Siamo cresciuti insieme e ci siamo supportati. Ognuno ha dato il suo contributo su come strutturare una telefonata, sulla gestione del rapporto col cliente cercando continuamente di migliorarci sul campo.
Sono nate grandi amicizie e c’era la percezione di dare un apporto concreto ricevendo la fiducia dei responsabili, affiancando i nuovi operatori che via via arrivavano per prepararli al meglio.
Avevi tutti i requisiti per far bene ed ambire a crescere. Era un’eventualità che avevi valutato ai tempi?
Sono sempre stata tenuta in grande considerazione ed era inoltre davanti ai miei occhi che capacità ed impegno venivano regolarmente notati e premiati.
Io, però, stavo parallelamente portando avanti la mia carriera da avvocato per cui, anche se ho avuto continui attestati di stima da parte di tutti, non ho mai preso in considerazione l’idea di rimanere definitivamente in Accueil. Ma le soddisfazioni non sono mai mancate.
Col senno di poi, ora che sei affermata come avvocato, cosa senti di aver appreso e portato con te da quegli anni come operatrice telefonica?
Ho affinato la mia dialettica, la mia capacità relazionale e di gestione proficua del rapporto con un cliente.
Lavoro tutt’oggi tantissimo al telefono per cui non solo mi è stata utile l’esperienza ma, per certi versi, non ho mai abbandonato Accueil. Inoltre tutta la gente incontrata, con cui ho intrecciato e coltivato rapporti nel tempo, mi ha portato tanti clienti per il mio mestiere di avvocato oggi.
La fiducia professionale ed umana che mi sono guadagnata negli anni al telefono è stata una perfetta vetrina. La gente tornava a cercarmi ed a rivolgersi a me anche dopo anni per le proprie questioni legali. Questo ha dato il via alla miglior pubblicità possibile, il passaparola positivo.
In conclusione un’esperienza positiva dunque? La consiglieresti? E se si a chi?
La consiglio nel modo più assoluto a chiunque. Se sia solo una tappa di un cammino poi differente o l’ingresso di quella che sarà la strada principale lo si stabilisce in corsa (sia io che Carmelo eravamo neolaureati in legge. Io mi sono realizzata al di fuori, lui è oggi un affermato manager di progetto all’interno).
Ad ogni modo tutto fa esperienza ed il lavoro nobilita l’uomo per cui, in conclusione, la ritengo un’esperienza professionale ed umana nobilitante che consiglio. Provateci! Che siate di passaggio o lì per restare.